Sul suo corpo si
piega la mia volontà e
come naiade
l’acqua chiara inseguo,
in minute pozze di luce a splendere
sull’incavo fluviale del suo torso che
l’esplosione della vita a valle trae,
falde in collisione irreversibile,
del tempo il cicaleccio così ammutolito.
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Stefania Ferregutti - 6 giugno 2017
Immagine: Nascita di Venere, Odilon Redon, 1912, pastello su carta, 65 x 84 cm